L’esercizio della professione di medico chirurgo presuppone il possesso d’istruzione, formazione ed abilità necessaria per praticare la chirurgia plastica in modo sicuro. I chirurghi specializzati in chirurgia estetica e plastica devono, pertanto, osservare un alto grado di diligenza nel trattamento dei pazienti.
Inoltre, prima di effettuare un intervento di chirurgia plastica o estetica, i chirurghi hanno l’obbligo giuridico di informare il paziente di tutti i possibili rischi, sia maggiori che minori, connessi all’intervento medesimo. I chirurghi plastici o estetici sono tenuti a dare queste informazioni importanti, anche se non sono richieste dai pazienti.
Alcuni rischi sono comuni a qualsiasi intervento chirurgico, come lo sviluppo di coaguli di sangue, i rischi legati all’anestesia, reazioni a farmaci, infezioni, complicazioni respiratorie, e morte. Altri rischi sono specifici all’intervento in particolare. Per esempio la mastoplastica additiva porta il rischio specifico di una contrattura capsulare (il tessuto cicatrizzato intorno al seno si indurisce e comprime la protesi causando dolore e una deturpazione che richiede spesso un ulteriore intervento chirurgico). Il chirurgo estetico ha l’obbligo di divulgare i rischi legati all’intervento richiesto affinché il paziente possa fare una scelta informata dell’intervento più adatto. I chirurghi estetici sono tenuti per legge a divulgare i rischi e la probabilità che questi si verifichino.
Se il chirurgo, invece, omette di informare correttamente il paziente oppure causa, per negligenza, una lesione al paziente, potrà essere chiamato a risarcire il danno provocato al paziente stesso. Il danno includerà le spese mediche passate e future (compresi i costi di un intervento correttivo), la perdita di salario, la deturpazione, invalidità, sofferenza e dolore emotivo ed altro.