Caso Signora Paola B.
Ci è stato richiesto dalla Sig.ra P.B. di tutelare i suoi diritti conseguenti all’esecuzione di una isterectomia non necessaria. L’isterectomia può essere un mezzo efficace per combattere patologie che affliggono le donne come emorragie uterine non curabili con farmaci o cancro della cervice. Tuttavia è una decisione che determina un grave effetto permanente biologico e psicologico: toglie alla donna la possibilità di procreare e di conseguenza le comporta, nella maggior parte dei casi, un senso di inadeguatezza. La decisione di un medico di eseguire un intervento di isterectomia, o la decisione di un paziente di acconsentire all’intervento, è spesso una decisione presa per salvare la vita del paziente.
Purtroppo, a volte, la decisione di rimuovere l’utero o le ovaie può essere presa in seguito ad un errore del medico o degli operatori medici. Gli errori più comuni che possono condurre ad un’isterectomia non necessaria sono i seguenti: negligenza nel suggerire cure alternative all’asportazione dell’utero; negligenza nell’ottenere il consenso per la procedura di isterectomia in casi di emergenza quando sono possibili alternative; errore commesso nel diagnosticare un cancro cervicale o un cancro delle ovaie.