Caso Signora Maria M.
“Mia madre, 85 anni, è stata dimessa dal pronto soccorso dopo una radiografia, con diagnosi di ematoma a una gamba. Invece aveva un tumore e, a causa del ritardo nella diagnosi, ha dovuto subire un’operazione molto invasiva.”
“Il mixofibrosarcoma è una delle forme più comuni di sarcoma nei pazienti anziani, è localizzato soprattutto agli arti inferiori e si manifesta proprio con i sintomi lamentati da tua madre (ematoma, dolore, gonfiore)”.
“Per diagnosticarlo, però non basta una semplice radiografia. L’esame radiologico va associato a un’ecografia muscoloscheletrica e, soprattutto, a un’agobiopsia, accertamenti che non sono stati effettuati, ritardando così la diagnosi. Con le conseguenze che ne sono derivate.
Se il tumore è diagnosticato tempestivamente lo si può rimuovere chirurgicamente senza alterare la funzionalità dell’arto.
Nel tuo caso invece tua madre ha dovuto subire un intervento demolitivo. Gli operatori del pronto soccorso sono stati negligenti: in campo oncologico lo scopo principale è identificare in tempo utile il tumore usando tutte le tecniche a disposizione per intervenire prima possibile. Puoi perciò rivalerti sui medici del pronto soccorso per il ritardo nella diagnosi“.